La descrizione della mostra
1. Le gallerie immaginarie
Si tratta delle celebri ‘grotte alchemiche’ ovvero laboratori segreti e nascosti che sarebbero stati utilizzati dagli alchimisti per cercare la formula che tramuta il vile metallo in oro. Tali luoghi sotterranei appartengono al regno della fantasia, perché nessuno, per ora, le ha ancora trovate. O forse, nessuno ha mai condiviso questa scoperta…
2. Gli ‘infernotti’
Con il termine piemontese ‘infernot’ si descrivono i locali sotterranei che venivano utilizzati per conservare vino e prodotti alimentari. Spesso le cantine erano collegate le une alle altre formando quindi chilometri di gallerie che corrono al di sotto della città. Nel corso dei secoli, gli infernotti sono stati utilizzati come nascondigli o vie di fuga da criminali ma anche da carbonari e patrioti. Oggi, gli infernot sono chiusi per motivi di sicurezza (anche a seguito di inquietanti avvenimenti di cronaca accaduti a inizio ‘900). E’ possibile però accedere ad alcuni infernotti attualmente riconvertiti in spazi sociali, come ad esempio i sotterranei di Palazzo Carignano che oggi ospitano l’Unione Culturale.
3. Le gallerie militari
A partire dal XVI secolo Torino diviene una delle piazzaforti meglio organizzate d’Europa. Per far fronte ad eventuali attacchi, la città venne dotata di strutture difensive che costituiscono chilometri e chilometri di tunnel sotterranei. Dal Museo Pietro Micca, si accede a queste gallerie che sono anche le uniche ad ad essere visitabili. Il tour del museo ripercorre una parte fondamentale della storia di Torino e culmina con la discesa in questo mondo sotterraneo. Percorrere le gallerie è un’esperienza emozionante, se desiderate viverla con noi potete seguire il link e prenotare la vostra visita.