Antonio Gramsci arriva a Torino, diciannovenne, nel 1911. E’ la prima volta che si allontana dalla provincia di Oristano, dalla natia Sardegna. Il giovane Antonio ha da poco vinto il concorso bandito dal collegio Carlo Alberto e si è aggiudicato una delle 39 borse di studio rivolte a liceali meritevoli, ma privi di mezzi, per poter frequentare l’Università a Torino.
Nei ricordi di Gramsci, il viaggio e poi l’arrivo nel capoluogo piemontese sono vissuti come in sogno: «Partii per Torino come se fossi in stato di sonnambulismo. Avevo 55 lire in tasca; avevo speso 45 lire per il viaggio in terza classe delle 100 nella sede da casa».
Passo dopo passo, l’attività intellettuale di Gramsci diviene sempre più lucida e matura. Nella casetta di Via San Massimo prosegue dgli studi, in corso Siccardi dirige la sezione giovanile del Partito Socialista, in via XX Settembre fonda la rivista l’Ordine Nuovo. Insieme a Palmiro Togliatti, suo compagno di collegio, sperimenta i primi ‘consigli di fabbrica’ che porteranno alle prime occupazioni in fabbrica e ai primi tentativi di autogestione della produzione da parte della forza lavoro.
Oltre a quella di Gramsci, nella Torino socialita, ci sono molte altre storie meno note, anzi, quasi dimenticate, che vale la pena richiamare alla memoria. Storie che meritano un posto importante nella memoria collettiva e che fanno parte del tessuto storico cittadino. Pochi, ad esmpio, conoscono la vicenda delle operaie tessili, le sartine, che organizzarono il primo sciopero nel 1886 e poi un altro, nel 1911.
Quelle delle operaie tessili non è l’unica vicenda ‘inedita’ che raconteremo nel tour della Torino socialista che sarà una vera e propria carrellata di chicche e aneddoti storici. La prossima data prevista per il Tour della Torino socialista è il 2 giugno 2020. Per richiedere informazioni e prenotare, come sempre, vi invitiamo a contattarci.
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